Mou, l’ultimo re di Roma!

Non ce ne vogliano gli altri sette e soprattutto Tarquinio il Superbo, figlio di Tarquinio Prisco e genero di Servio Tullio (insomma affari di famiglia anche a quei tempi), ma l’arrivo dello Special One nella città eterna sancisce l’inizio di una nuova era.


di Carlo Bianchi da Madrid

I Friedkin non si sono lasciati scappare l’opportunità di assumere il tecnico portoghese recentemente fatto fuori (e sono passate solo due settimane) dal club inglese tanto da ritenersi libero di firmare per i capitolini. Trattasi del suo ottavo club (e dai con i re) e della sua nona esperienza in panchina (ha ripetuto club solo con il Chelsea). Il suo contratto di tre anni prevede per il primo gli stessi emolumenti che prendeva alla corte degli Hotspur, ossia 16 MM dei quali solo 7 verranno riconosciuti dalla Roma e altri due anni a 7 MM netti più bonus.

Di certo un’operazione lampo condotta in tutta segretezza dalla proprietà americana che una volta verificata la disponibilità del Vate di Setubal hanno subito dato mandato al loro Direttore Tiago Pinto di organizzare l’incontro avvenuto privatamente nella sua casa di Londra, capitale inglese raggiunta nottetempo con un volo privato.

Una scossa di cui l’ambiente romano, alquanto depresso in queste ultime settimane, aveva proprio bisogno anche se quell’alone di sacralità che ricopre il portoghese ha perso forza ed importanza negli ultimi anni viste le non brillanti esperienze nella sua Premier tanto amata.

Il personaggio ha comunque ancora un fascino ed una presa mediatica che non può che far bene a tutto il sistema calcio soprattutto in questi incerti momenti anche se i bilanci per i prossimi anni non permetteranno di certo a nessun club spese folli e ingiustificate.

Di tutto questo Mou è stato messo al corrente, ma cercherà come suo solito di fare di necessità virtù con la sua proverbiale verve istrionica che pur non essendo quella di un tempo costituisce sempre un aspetto importante della sua personalità che l’ambiente romano saprà valorizzare appieno.

Interessante sarà verificare i componenti del suo prossimo staff tecnico, in genere molto numeroso. Ricordiamo che il suo credo è sempre stato quello di avere come secondo una persona del club: Clarke e Holland sono stati suoi vice al Chelsea, Beppe Baresi all’Inter, Karanka al Real Madrid, mentre Carrick ha fatto parte dello staff del Manchester United. Sarà una buona opportunità per Daniele De Rossi? Staremo a vedere.

Una menzione merita l’allenatore uscente Paulo Fonseca, gran signore e uomo di insospettato aplomb mediatico, al quale vanno sicuramente i ringraziamenti della piazza per aver saputo mantenere la barca nella sua rotta. Purtroppo, i recenti tracolli sia in Campionato che nella semifinale d’andata di Europa League non gli hanno permesso di continuare il difficile lavoro intrapreso due stagioni fa. Statene certi che saprà risorgere e presto lo troveremo su qualche panchina importante e magari ancora qui da noi.

Dopo lo Special One e l’Happy One vedremo ora come José vorrà definirsi nella sua prima conferenza stampa. Speriamo sia imperdibile come le altre.

Commenti

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  1. Isabella

    5 Maggio 2021 at 10:46

    Qui é questo scrittore?…….interessante articolo ci vogliono giornalisti cosi….o sono tutti all’estero perché hanno più LIBERTA per scrivere??????…mi domando come molti ITALIANI!

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  2. Armando Casnedi

    5 Maggio 2021 at 13:41

    Bravissimo Carlo…lo hai descritto in un modo superlativo. COMPLIMENTI!!

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