La carica del 100.000

Oggi per Panathlon Planet è un giorno speciale, è il giorno in cui il 100millesimo lettore ha sfogliato le pagine della nostra testata.  Si badi bene che 100mila non vogliono dire “Like”, ma che gli articoli sono stati realmente letti. 


di Massimo Rosa – Direttore di Panathlon Planet

Quanta soddisfazione per il sottoscritto che assieme a Giovanni Ottoni, allora Governatore del Distretto 1 (non c’erano ancora le Aree), cioè il Triveneto, fondò Panathlon Planet. Si era nel 2005. Da subito ne fui il direttore. Il nome Panathlon Planet lo mutuai da “Snowboard Planet”, la testata, sempre da me diretta, quando ero presidente della Federazione Snowboard Italia. 

Da poco avevo perso le elezioni, vinte proprio da Giovanni Ottoni. Il neogovernatore, con il quale andai subito in sintonia, pensò bene di affidarmi la comunicazione. Da lì ebbe inizio la storia di Panathlon Planet. 

Il taglio editoriale di allora era lo stesso di adesso, cioè pubblicare una testata giornalistica che non fosse di un interesse circoscritto ai soli soci, ma il contrario: ammiccare all’esterno delle mura panathletiche, con articoli di vario interesse.

La filosofia di allora come quella d’oggi è di diffondere attraverso gli scritti i valori del Panathlon, cioè: il rispetto delle regole, il rispetto per l’avversario, il rispetto del colore della pelle, il rispetto di sé stessi, cioè contro l’assunzione di sostanze dopanti, l’essere di aiuto e conforto per chi ha problemi. 

Per non continuare, diciamo il RISPETTO. 

Le prime tre copie furono cartacee e da subito incontrarono l’interesse di panathleti e non. Quando succedetti ad Ottoni come governatore, feci di Panathlon Planet il Web Magazine dell’Area1, quello che poi sarebbe passato al Panathlon Distretto Italia nel 2019, quando l’attuale Panathlon Planet venne promosso a Web House Organ nazionale che, giorno dopo giorno, si è conquistato un posto al sole, tagliando oggi il traguardo dei 100.000 lettori. La forza della testata sta nella redazione, una redazione che vanta quaranta giornalisti, un unicum nel mondo dell’associazionismo, non solo italiano, ma anche internazionale. Una redazione che sta dando il meglio di se stessa per la passione che mette ogni singolo giornalista. Una dimostrazione non solo di professionalità, ma di attaccamento al Panathlon, fornendo così un chiaro esempio di appartenenza, merce davvero rara in Italia.

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