Dl sostegni, Filograna: “No condono, con ‘risanamento equitativo’ incasso da 500 mln”

Il ‘classico’ condono, come proposto nel decreto legge sostegni, non va nella giusta direzione. Serve un ‘risanamento equitativo’ che ”permette allo Stato di incassare subito molti soldi: circa la metà della posta di bilancio che riguarda l’evasione fiscale”, pari a 1.000 miliardi di euro (quindi un gettito di 500 mln). E’ la proposta del presidente del Movimento autonomi e partite Iva, Eugenio Filograna, intervistato dall’Adnkronos. ”Mille miliardi sono soldi che lo Stato non incasserà mai, forse arriverà all’8%-10%” in ”tempi molto lunghi, forse 4-5 anni”.  

”Perché allora non fare un condono equitativo, che coinvolga anche i cittadini comuni, che sono contrari al condono normale”. Lo Stato, spiega Filograna, ”vende al 30% i crediti a tutti i cittadini, anche frazionando in piccoli importi, e lo mette sul mercato, offrendo a chi compra la possibilità di potersi scaricare dalle tasse l’intero importo comprato. Quindi compro 1.000 euro, ma pago 300 euro, e scarico dal reddito 1.000 euro nei 15 anni successivi”.  

”Se non ho la necessità di scaricare la differenza, posso anche cederla, guadagnando dei soldi, con una plusvalenza che sarebbe tassata, creando così un indotto pazzesco”. Quello che serve in questo momento, secondo Filograna, ”è liquidità, che si fa in questo modo, senza biosgno di andare a chiedere in Europa”. Con la proposta del presidente, inoe, si raggiungerebbe un doppio obiettivo: ”ripulire le poste di bilancio e incassare 500-600 miliardi”.  

Sorgente: Adnkronos

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