Covid, vaccinare chi passa? Asl: “Non venite, rischio assembramenti”

“Scusi, è per caso avanzata una dose?”. In tutta Italia molti cittadini hanno preso alla lettera le parole pronunciate a ‘Che Tempo che fa’ dal commissario straordinario all’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, il quale, interpellato sul caso dei ‘furbetti’ del vaccino, ha dichiarato di voler approfondire “la questione delle dosi buttate”: “Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo – ha spiegato Figliuolo – bene, aimenti si va su classi vicine o sennò chiunque passa va vaccinato”. Da Nord a Sud si moltiplicano i casi persone che a fine giornata bussano alla porta dei centri vaccinali sperando in una dose avanzata, con il rischio concreto di creare assembramenti. 

In Veneto, ad esempio, l’Ulss 8 Berica ha invitato i cittadini “a non presentarsi spontaneamente nei punti di vaccinazione chiedendo di eventuali dosi rimaste inutilizzate”: “Tale pratica – si legge in un comunicato diramato dall’azienda sanitaria locale – risulta, infatti, inutile e pericolosa ai fini della prevenzione degli assembramenti”. 

In merito alla gestione di eventuali dosi di vaccino anti-Covid rimaste inutilizzate a fine giornata, l’Ulss precisa di aver adottato “le linee guida ministeriali e regionali, creando delle liste di nominativi che potranno essere contattati all’ultimo momento in caso di disponibilità”: nominativi che vengono individuati “esclusivamente tra le categorie già identificate come prioritarie”, ‘recuperando’ “coloro che non sono stati ancora vaccinati, ad esempio per malattia temporanea o per ae cause di forza maggiore”. 

In Lombardia per evitare la dispersione delle dosi, tutti i centri vaccinali hanno creato liste di riserva omogenee “con le categorie interessate nella fase 1 bis e uno ter”: “Non sono previste né ammesse autocandidature”, ha sottolineato la Regione in una nota lo scorso 16 marzo. 

“Sono giornate – spiega il direttore generale del Welfare di Regione Lombardia, Giovanni Pavesi – in cui, anche legittimamente, i cittadini pongono domande. Molte persone si stanno anche presentando negli ospedali per ‘candidarsi’ alla somministrazione del vaccino, ma su questo punto è necessario fare chiarezza. Confidiamo nella collaborazione e senso civico da parte di tutti evitando tra l’ao code inutili e il rischio di assembramenti”. 

Proprio in Lombardia, al centro Besta di Milano, dopo le parole di Figliuolo decine di persone si sono presentate per chiedere informazioni, ‘candidandosi’ a ricevere le dosi inutilizzate. Stessa situazione riscontrata nel Lazio al centro vaccinale di Acilia, dove – secondo le testimonianze di alcuni cittadini – in tanti avrebbero chiesto di poter essere immunizzati con le dosi avanzate, venendo però respinti. 

Sorgente: Adnkronos

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