Covid, Curcio: “Vaccini? Unico criterio saranno fasce età”

“Entro la fine del mese arriveranno” nell’Italia in emergenza Covid “4 milioni e mezzo di dosi. Adesso stiamo vaccinando 200 mila persone al giorno, a regime dobbiamo arrivare a 500 mila” ma “è necessario maggiore coordinamento con le regioni” e “bisogna tornare alle fasce di età, l’unico criterio deve essere questo”. Lo afferma in un’intervista sul Corriere della Sera, il capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, aggiungendo che “se le case farmaceutiche rispetteranno i tempi, io sono convinto che alla fine di quest’ anno torneremo a riprenderci almeno in parte la nostra vita”.  

Le Regioni che stanno peggio “hanno usato criteri differenti tra loro e questo ha generato disomogeneità sul territorio, differenze che presto saranno superate”. “Il sistema di Protezione civile può contare su almeno 200 mila volontari. Io credo che debbano essere creati ‘Hotspot vaccinali’ in ogni città. Siamo pronti anche ad allestirli, preparati a farlo proprio come accade quando c’è un terremoto o un’alluvione” sulla base di linee guida “uguali ovunque: grande parcheggio, entrate e uscite separate, area di attesa, medici che verificano le condizioni di idoneità, sale per l’inoculazione e ae dove aspettare i 15 minuti obbligatori”.  

Un ruolo strategico potranno averlo anche “le farmacie, proprio come sta avvenendo per i tamponi rapidi. E poi ci sono i 42 mila medici di base”. Anche le vaccinazioni gestite dalle aziende “possono essere un ao punto di forza in questa battaglia. L’importante è che anche in questo caso sia rispettato il criterio delle fasce d’età sia per i dipendenti, sia per i loro familiari”. 

Sorgente: Adnkronos

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *