Il Manchester United spende tanto ma non convince: Solskjaer è il quarto esonero in 7 anni

Il Manchester United sta vivendo una stagione molto complicata. Nonostante l’arrivo di Cristiano Ronaldo, e un budget stellare impiegato per il calciomercato estivo, la classifica appare impietosa: i Reds sono fuori dalla zona Champions e molto distanti dalla vetta (occupata dal Chelsea, a +12). Per questo la proprietà ha deciso di esonerare Solskjaer (quarto esonero in 7 anni), nel tentativo di dare l’ennesima scossa ad una squadra che sembra aver dimenticato la propria storia e i fasti del passato.

L’esonero di Solskjaer e i motivi dell’allontanamento

Quando una squadra spende tanto coltivando ambizioni stellari, e non raccoglie risultati, allora storicamente il primo a pagare è sempre l’allenatore. È la sorte toccata a Ole Gunnar Solskjaer, il cui esonero a dire il vero sembrava oramai certo da diverse settimane. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la lezione impartita dal Watford di Ranieri ai Reds, uscito vittorioso per 4-1. Il ruolino di marcia del Manchester United, d’aonde, parla chiaro: nelle ultime sette partite i diavoli rossi hanno ottenuto soltanto una vittoria.

Il tutto dopo aver speso le consuete cifre da record durante il mercato estivo, senza per questo raccogliere la benché minima soddisfazione sul campo. Il gioco appare involuto, e lo stesso Ronaldo sembra un pesce fuor d’acqua, a riprova del fatto che i campioni fanno la differenza soltanto fino ad un certo punto. Il risultato è un -12 dalla vetta che fa male a società e tifosi, e un piazzamento in Champions League che a questo punto appare quanto mai difficoltoso. Questi risultati non devono comunque sorprendere: La Premier League è quel campionato in cui tutto può succedere, in cui anche una piccola squadra come il Watford – allenata dallo stesso Claudio Ranieri diventato campione con il Leicester nel 2016 – può battere una squadra blasonata come il Manchester United.

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Il Manchester United: spendaccione ma con pochi risultati

In Premier le big spendono tantissimo ogni anno, e alle volte capita di collezionare clamorosi buchi nell’acqua, come avvenuto al Manchester quest’anno. In realtà i Reds sono da sempre protagonisti del calciomercato estivo, e lo dicono i dati: negli ultimi 10 anni è stata la terza squadra per spese complessive per l’acquisto di nuovi giocatori, con un saldo negativo superiore agli 800 milioni di euro.

Nellestate del 2021, con una spesa complessiva di 140 milioni, i Reds hanno conquistato la seconda posizione di questa speciale classifica, secondi soltanto all’Arsenal. Fra le nuove stelle che si sono aggregate fra le fila del Manchester, oe a Cristiano Ronaldo, troviamo Sancho e Varane, costati rispettivamente 80 milioni e 40 milioni di euro. È chiaro, dunque, che una spesa del genere rende molto più ampio e clamoroso l’attuale smacco sportivo.

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