Covid oggi Italia, report Iss: Rt scende, giù i ricoveri

(Adnkronos) – L’indice Rt scende, cala l’incidenza, diminuiscono i ricoveri in area medica. E’ il quadro del covid in Italia secondo quanto riporta oggi il monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute. 

Nel periodo 6-19 luglio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici di Covid-19 in Italia scende a 1,03 (range 1,02-1,04), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,23), ma ancora sopra la soglia epidemica. Cala anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero, che scende sotto la soglia epidemica: Rt 0,95 (0,94-0,97) al 19 luglio, contro Rt 1 (0,98-1,02) al 12 luglio. 

Resta sotto quota mille casi per 100mila abitanti, e cala ulteriormente, l’incidenza settimanale. Il dato scende a 727/100mila nel periodo 22-28 luglio, rispetto a 977/100mila dal 15 al 21 luglio.  

Migliorano i numeri dei ricoveri. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 4,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 28 luglio), lo stesso dato rilevato al 21 luglio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende leggermente al 17% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 28 luglio), contro il 17,1% al 21 luglio.  

Due regioni/province autonome sono classificate a rischio moderato: di queste, una è ad alta probabilità di progressione; una regione è classificata a rischio alto per non avere raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, mentre le restanti regioni/province autonome sono classificate a rischio basso, di cui una ad alta probabilità di progressione. Nove regioni/province autonome riportano almeno una allerta di resilienza; una riporta molteplici allerte di resilienza. 

La percentuale dei casi di Covid-19 rilevati in Italia attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (12% vs 11%). Cresce la quota dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% vs 40,5%), mentre è in lieve calo la percentuale dei casi diagnosticati tramite attività di screening (46% vs 48%). . 

Sorgente: Adnkronos

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