A Matteo Piano il premio Fair Play 2021

Il Panathlon Club Milano ha assegnato a Matteo Piano il Premio Fair Play. Il riconoscimento è avvenuto lo scorso 21 marzo nel corso di una conviviale tenutasi presso l’Hotel Melia di Milano a cui ha preso parte anche il campione del mondo del 1982, Fulvio Collovati e il presidente della Allianz Powervolley Milano, Lucio Fusaro. Qui di seguito, il pezzo che è stato pubblicato qualche giorno dopo su ilGiorno relativo al premio consegnato dal presidente Filippo Grassia.


Matteo Piano non è solamente un giocatore di pallavolo, che di mestiere fa il centrale e il capitano della Powervolley Milano. Matteo Piano non è solo un giocatore di volley capace di conquistare con la nazionale ben 8 medaglie (4 argenti e 4 bronzi) in tutte le principali manifestazioni disputate con la maglia azzurra. Matteo Piano è, soprattutto, un giovane uomo che incarna alla perfezione quello che uno sportivo dovrebbe essere anche nella vita di tutti i giorni. Quando capita di incontrare Matteo, 31enne Astigiano, vincitore di uno scudetto a Modena, tre Supercoppe italiane, 2 Coppe Italia e 1 Challenge Cup, si viene colpiti da un particolare specifico e si capisce immediatamente che lo si potrebbe individuare senza problemi anche in mezzo a una folla. No, non solo per gli oltre due metri di altezza, che comunque aiutano, ma soprattutto per il sorriso e la solarità che lo accompagnano nel relazionarsi con il prossimo e con cui sembra affrontare quello che la vita gli mette davanti.

Un biglietto da visita immediato per chi gli sta di fronte e che descrive perfettamente il modo in cui ha deciso di affrontare il suo ruolo di sportivo vincente e, per questo, punto di riferimento per i più giovani anche fuori dal campo. Una sorta di missione che spiega lui stesso in poche parole. “Mi piace fare sport. È il mio lavoro, ma mi diverte e lo vedo come un veicolo per poter dare l’impronta giusta che c’è nell’unione tra atleta e uomo”. Grazie a questo atteggiamento verso quello che è il suo mondo, Matteo è riuscito ad andare oltre al semplice ruolo di sportivo a cui interessa solo quanto succede in campo. “Credo che lo sport non sia l’ambiente più aperto del mondo. Certo, ha fatto passi avanti rispetto a quando ho iniziato, ma è importante che per renderlo sempre migliore, noi sportivi facciamo il nostro”. Il suo, Piano, lo ha fatto e continua a farlo con l’amico e compagno di squadra Luca Vettori grazie a Brododibecchi, un progetto nato come web radio e diventato 6 anni dopo un brand di artigianato sociale con attenzione al fair trade e alla sostenibilità ambientale.

“Ho provato a fare la mia parte – spiega il diretto interessato – dando spazio a tutto quello a cui credevo. Quando ho capito di essere qualcuno che i più piccoli guardavano, che i risultati e giocare bene a pallavolo non fossero tutto nella vita, ho pensato di dovermi rendere utile. Inizialmente, abbiamo voluto dare voce a chi ne avesse meno di noi, partendo con una web radio e parlando di temi che ci accomunassero”. Un’iniziativa nata nel dicembre del 2013, quando Matteo e Luca giocavano insieme a Modena, e cresciuta di giorno in giorno passando per un viaggio in Congo dove c’è un ospedale psichiatrico con cui cominciano a collaborare. “Ci faceva piacere aiutare questa realtà a cui, con gli anni, se ne sono aggiunte altre di artigianato vario. Ci diamo da fare aiutando le ragazze e i ragazzi in difficoltà”. Proprio questa sua filosofia di vita e queste azioni concrete lo rendono un esempio per chi vuole vivere lo sport e i suoi valori nel modo migliore, portando queste qualità nella quotidianità.

Qualità che rendono Piano il candidato perfetto per il Premio Fair Play che il Panathlon Club di Milano assegna ogni anno e che gli è stato consegnato lo scorso 21 marzo. Dietro a tutto ciò, però, c’è una spinta fondamentale che dovrebbe essere presente nello spirito di ognuno di noi, vale a dire vivere la vita con curiosità. “Essere curioso è la mia fortuna e mi ha permesso di aprirmi a tutte le cose che posso imparare. Amo ascoltare le storie di tutti gli sport e di tutti gli sportivi, è una cosa che mi arricchisce”. Ecco, dunque, svelato il segreto che fa da filo conduttore nella vita di Matteo Piano da Asti,  che ha messo le radici a Milano e che ogni giorno, con ogni sua parola e ogni suo gesto dimostra di essere decisamente molto di più di un semplice giocatore di volley!

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